Da predestinato a meteora nell’arco di due stagioni, Stephan El Shaarawy. Infortuni, cambi di ruolo, crisi d’identità e di fiducia, ma anche un talento cristallino, capace di coprire l’intera fascia: la sua forza, forse il suo limite. Dimenticata la poco felice parentesi del prestito al Monaco, ecco la nuova sfida: la seconda Roma di Luciano Spalletti. E chissà che non sia lui, il mago di Certaldo, l’uomo che forse più di tutti lo ha voluto, a risolvere – finalmente – l’enigma del Faraone.