La storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria, in cambio del prestito di 26 dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall'alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizioni disumane, come milioni di altri bambini nei paesi piú poveri del mondo, Iqbal troverà la forza di ribellarsi, di far arrestare il suo padrone, di denunciare la «mafia dei tappeti», contribuendo alla liberazione di centinaia di altri piccoli schiavi. Un romanzo di denuncia, commosso e indignato, sul valore della libertà e della memoria che, a tutti i costi, va salvata, perché senza memoria non c'è speranza nel futuro.