Non è facile attirare l'attenzione del pubblico italiano su uno sport diverso dal calcio. Se poi a praticarlo è una donna, l’impresa sembra quasi impossibile. Eppure sono proprio le donne ad aver regalato allo sport italiano le soddisfazioni maggiori degli ultimi vent’anni. E, visto che si prevede che la leadership maschile crollerà già a partire dal medagliere delle Olimpiadi di Londra, lasciare ancora in secondo piano i successi delle atlete italiane sarebbe davvero imperdonabile. Le loro epiche vittorie hanno la personalità di Federica Pellegrini, la grinta di Valentina Vezzali, la grazia di Flavia Pennetta, l’eleganza naturale di Tania Cagnotto. Ma portano anche il segno della determinazione di Josefa Idem, del coraggio di Alessandra Sensini, della classe di Carolina Kostner, della saggezza di Deborah Compagnoni, della caparbietà di Antonella Del Core, della complicità fra Giulia Conti e Giovanna Micol, della volontà di Manuela Di Centa, della forza di Francesca Piccinini. E un discorso a parte meritano le atlete paralimpiche e la splendida ostinazione con cui esaltano i valori più alti dello sport: le podiste Annalisa Minetti e Giusy Versace, l'eclettica Paola Protopapa, la maratoneta Francesca Porcellato. Giovanni Malagò e Nicoletta Melone ci consegnano diciassette testimonianze esclusive, appassionate.
Diciassette ritratti per scoprire atlete molto diverse tra loro ma, come scrive lo stesso Malagò nella sua introduzione, “incredibilmente vicine nella grandiosità del saper vivere e affrontare lo specifico della disciplina scelta. Con un solo elemento in comune: l’essere italiane”.