La caustica visione del sogno dell’Europa come ‘grande casa’ comune. In dodici sequenze, un Uomo, una Donna e un Altro Uomo assurgono a mutevoli figure rappresentative di un malessere verso tale sogno: sempre più contraddittorio e in crisi di fronte alle complesse necessità odierne dell’integrazione, dell’accoglienza dello straniero e dell’altro da sé tout court. Una drammaturgia in cui tempi e luoghi trasvolano liberamente, lungo un turbinio di dialoghi che avanzano fra situazioni e accadimenti pregni di un assurdo diventato ordinario ai nostri occhi. Prefazione di Attilio Scarpellini.