Una storia vera, cruda, spesso anche grottesca. L'autrice è bulimica, conosce bene la sua condizione, sa come conviverci come raccontarla con linguaggio immediato e diretto. Stefania Longo vive in provincia, una provincia bella, sana e ricca. Non come lei. In questi racconti, tutti collegati dal file rouge del suo disturbo alimentare, descrive la vita di tutti i giorni: il treno dei pendolari, il lavoro, l'amore, la rabbia, la famiglia e le vetrine dei negozi alla moda che offrono un modello femminile che non può e non deve superare la taglia 40. Si è sdoppiata tra ideali di perfezione e una cruda realtà di continue abbuffate, ma la sua, più che una doppia vita è stata una non-vita per tanti anni, un’esistenza ai limiti della decenza e della magrezza, da vera “underdog”.