La storia della danzatrice che sale al soglio imperiale ha stimolato, nei secoli, la fantasia del popolo e ha consegnato Teodora di Bisanzio a una dubbia immortalità. Una vita sospesa tra diceria e leggenda, basata soprattutto sul libello di Procopio contro la famiglia imperiale, che non rende giustizia alla complessità di questa protagonista del mondo tardo-antico. Pubblicata nel 1904, la fondamentale biografia di Charles Diehl racconta una Teodora diversa. Autocrate e mistica, astuta seduttrice e paladina della religione, solidale con le altre donne e pronta all’intrigo, la sposa di Giustiniano svolse un ruolo decisivo nella politica dell’Impero d’Oriente. Dall’intreccio delle fonti, bilanciando aneddoto e rigorosa ricostruzione sociale, emerge una donna misteriosa, «strano miscuglio di bene e male», che dopo aver segnato la sua epoca continua a esercitare il suo fascino ambiguo.