Un grande combattente e un abilissimo statista, con il suo editto di Tessalonica diede all’Europa quell’identità cristiana e cattolica oggi tanto discussa. Teodosio il Grande (379-395) fu l’ultimo imperatore romano che ebbe il potere di governare sull’impero unificato ed è noto, prevalentemente, per aver proclamato il cristianesimo quale religione di stato. In questa biografia, scientificamente ineccepibile e brillante alla lettura, Hartmut Leppin propone una nuova immagine del protagonista: quella di un imperatore di pochi ma ben determinati principi, che, al contrario di quanto affermato da una certa storiografia di ispirazione cristiana, agì sempre perseguendo gli interessi dell’Impero. A prevalere nella sua tattica politica fu soprattutto un aspetto: la capacità di utilizzare il Cristianesimo quale strumento di affermazione del proprio potere.