Nel mondo estremamente competitivo del rock ci sono due tipologie di persone: le superstar e gli schiavi, le leggende viventi e quelli che si consumano lentamente. In The Dark Stuff Nick Kent, il più celebre giornalista britannico, delinea i profili di 22 tra i talenti più dotati e al contempo votati all’autodistruzione, da Brian Wilson a Miles Davis, da Jerry Lee Lewis a Keith Richards, da Syd Barrett a Kurt Cobain. Allargando i confini del new journalism, Kent – che suonò la chitarra nei Sex Pistols nel 1975 e fu poi il frontman dei Subterraneans – va in tour con i musicisti, ascolta le loro confessioni intime, ne cattura la decadenza e i pensieri turbolenti con una capacità di analisi rara nel mondo del rock multimilionario. Ma anziché celebrare lo stile di vita “sesso, droga e rock’n’roll” dei suoi soggetti – che lui stesso ha in gran parte condiviso – l’autore lo disseziona con chirurgica precisione e uno sguardo critico penetrante. Pubblicato originariamente nel 1994, The Dark Stuff è stato aggiornato e arricchito con capitoli su Eminem, Johnny Cash, Prince e Iggy Pop.