Trenta chili, troppo pochi per vivere. La storia di una ragazza che ha percorso quasi vent'anni contando i grammi che la separavano dalla vita, dagli affetti e dalla paura, correndo tra un ricovero e l'altro, inseguendo i numeri di una bilancia, contando i chicchi di riso in un piatto. Alle origini un abuso, l'infanzia vissuta a metà e poi il nulla. La consapevolezza della menzogna, la paura di non avere più qualcosa di vero, di non essere mai stata vera. L'incontro con i medici, con i reparti di psichiatria e di medicina generale, la famiglia, gli amici, la solitudine e il cibo: unico vero amico/nemico. Un percorso ancora in salita ma ora pieno di forza e di speranza, carico dell'energia scaturita dall'ennesimo ricovero, quasi in coma. Una storia vera di anoressia raccontata dalla protagonista, Stefania Sabbadini, a quattro mani con Luana De Vita, la psicologa che la segue.