RACCONTO LUNGO (40 pagine) - FANTASCIENZA - E se domani fosse obbligatorio essere sani? Maglia di lana, aspirine sempre in tasca e il termometro a portata di mano? Uno dei più famosi racconti di fantascienza italiani, tradotto in tutto il mondo.
Non sarebbe una bella idea pagare i medici quando si è sani e smettere di pagarli quando ci si ammala, anziché il contrario? Sarebbe indubbiamente un incentivo efficace per invogliarli a fare bene il loro lavoro. Nel futuro immaginato da Lino Aldani in questo grande classico della fantascienza italiana però le cose sono andate un pochino oltre. L'assistenza sanitaria ora ha il potere di obbligare i cittadini a riguardarsi, a controllare che abbiano messo la maglia di lana, che non fumino troppo, che prendano le vitamine, che si misurino la febbre a intervalli regolari. E c'è chi, francamente, non ne può davvero più.
Lino Aldani (1926-2009) è considerato lo scrittore più rappresentativo della fantascienza italiana. Ha esordito negli anni Sessanta, con la pattuglia dei primi scrittori italiani sulla rivista "Oltre il cielo". Ma i suoi racconti migliori, come "Buonanotte Sofia" e "Trentasette centigradi" escono su "Futuro", la rivista che dirige tra il 1963 e il 1964. Nel 1962 pubblica "La fantascienza", il primo saggio-guida sul genere uscito in Italia. Il primo romanzo, "Quando le radici", esce nel 1977; ne seguono altri quattro, l'ultimo dei quali, "Themoro Korik", è del 2007. Per diversi anni è stato sindaco di San Cipriano Po, il suo paese natale. I suoi racconti sono stati tradotti in sedici lingue.