C’è sempre una ragione per viaggiare. Che sia per curiosità, o per la necessità di trovare una risposta ai perché esistenziali; può essere per noia, o per la voglia di riappropriarsi della propria individualità. Qualunque sia il motivo, viaggiare è una fonte ineguagliabile di insegnamenti e crescita.
Da Ottobre 2008 a Febbraio 2013 viaggiai attorno al mondo scoprendo posti che sempre avrei voluto vedere: mi riferisco ai mari del sud, a Sumatra, a Bali, alla Polinesia, al sud est asiatico, al Tibet, alla Cina, al Giappone, alla terra del fuoco, alla Patagonia, alle montagne delle Ande e dell’Himalaya e via dicendo.
Dicono che viaggiare sia fatale ai pregiudizi (e lo è).
Una volta lessi su un muro una frase : “La sicurezza dell’uccello in bilico su un alto ramo non dipende dalla resistenza del ramo ma dalla capacità dell’uccello di poter volare nel caso il ramo dovesse rompersi”. Adesso so che tutti i rami sono destinati a spezzarsi, siano questi relazioni, affetti, luoghi, convinzioni o sicurezze.
I presenti racconti sono stati scritti con la speranza che coloro che li leggono possano imparare a volare leggendo fra le righe.
"I racconti hanno sempre un finale tragico alla Hemingway, ma i personaggi non sempre mostrano una morale stoica."