Tutta l’opera di Shakespeare è profondamente intrisa di una potenza speculativa che di volta in volta assume il volto della follia o della ragione, della menzogna o della verità, dell’odio o dell’amore. Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear, Sogno di una notte di mezza estate: il Grande bardo svela e inaugura la “modernità” mostrando all’umanità quel che la medesima si apprestava a diventare, e assegna alle sue creature una parte ben precisa nel coro intonato dal pensiero occidentale. Ed è nel viaggio attraverso questa visione profetica che Massimo Donà guida il lettore: alla scoperta della filosofia che permea questi capolavori e il mondo shakespeariano, in una attenta e affascinante disamina che decostruisce i significati che di volta in volta porta alla luce e che svelano la natura irrimediabilmente teatrale del mondo.