Viola, manager rampante nella grigia Torino, decide di dare un colpo di spugna alla sua vita: trasferirsi al mare e gestire un porticciolo turistico. Con entusiasmo e ingenuità, la donna si getta nell’impresa senza domandarsi come mai non ci abbia pensato qualcuno prima di lei. Viola, insieme al compagno Italo e ai genitori, si rimbocca le maniche, investe cifre importanti e in breve tempo fa decollare l’azienda. E qui, l’amara sorpresa. La malavita esiste anche nel civile nord Italia, indossa giacca e cravatta e non spara ma non per questo è meno temibile. È mafia imprenditoriale, mira al controllo economico del territorio. Un mostro dalle mille teste contro il quale la protagonista combatterà con caparbietà e coraggio tutte femminili per difendere la propria azienda, fino al finale, terribile e grottesco, come è terribile e grottesca la nostra povera Italia.