Un romanzo d'avventura. Libro 4: 1. Le tigri di Mompracem; 2. I pirati della Malesia; 3. I misteri della giungla nera.
Ciclo dei pirati della Malesia.
1. Le tigri di Mompracem.
Le tigri di Mompracem è un romanzo di Emilio Salgari, apparso per la prima volta a puntate sulla rivista La Nuova Arena, fra il 1883 e il 1884, con il titolo La tigre della Malesia, per essere poi pubblicato in volume nel 1900, con il titolo definitivo. È una delle opere facenti parte del "ciclo indo-malese" di Salgari, con protagonista Sandokan, il pirata soprannominato “La Tigre”.
Sandokan è in attesa di incontrare il suo amico portoghese, Yanez De Gomera, che considera un fratello. Durante l’incontro parla di lady Marianna Guillonk, figlia di un lord inglese e di una donna italiana. La fanciulla è chiamata "la Perla di Labuan", visto il candido colore della sua pelle. Sandokan è incuriosito da lei e la vuole conoscere. Avrà occasione di conoscerla meglio quando, caduto nel mare e ferito, viene salvato da lord Guillonk e curato in casa sua.
2. I pirati della Malesia.
I pirati della Malesia del 1896 è il terzo romanzo del ciclo indo-malese di Salgari. La trama segue direttamente il precedente libro, I misteri della jungla nera e vede per la prima volta Sandokan e Tremal-Naik alleati contro il perfido James Brooke.
La storia può essere considerata una sorta di seguito di I misteri della jungla nera. Suyodhana ha massacrato il padre di Ada e Tremal-Naik è stato fatto prigioniero dagli inglesi e condotto a Sarawak. Il comandante della "Young India", una nave in rotta verso Sarawak, discute con l'indiano Kammamuri, il quale vuole andare a Sarawak per liberare Tremal-Naik. La "Young India", però, durante un uragano naufraga, proprio sulle scogliere di Mompracem, la formidabile isola di Sandokan, "la Tigre della Malesia", l'invincibile capo della pirateria malese. Kammamuri viene fatto prigioniero da Yanez de Gomera, l'amico fraterno di Sandokan, e viene interrogato.
3. I misteri della giungla nera.
I misteri della jungla nera è il primo romanzo del ciclo indo-malese ideato dal più famoso scrittore italiano di romanzi d'avventura, Emilio Salgari.
Fu pubblicato per la prima volta all'inizio del 1887 con il titolo di Gli strangolatori del Gange, in appendice al periodico Il Telegrafo di Livorno; tra il 1893 e il 1894 apparve come L'amore di un selvaggio sul giornale La Provincia di Vicenza. Solo nel 1895 il romanzo venne dato alle stampe in volume dall'editore genovese Antonio Donath, con il titolo con il quale è conosciuto.
Nel fitto della jungla, circondata da desolate paludi, fiumi ed isolotti presso la foce del grande Gange (chiamata nel suo complesso "Sunderbunds"), la sinistra isola "Rajmangal" ospita una pagoda nei cui sotterranei si nascondono i Thug, una setta sanguinaria seguace della Dea indiana Kali: guidati dal malvagio Suyodhana tengono imprigionata una giovane fanciulla di nome Ada Corisant, soprannominata dalla setta “La vergine della Pagoda”.