Il mio lavoro non è un'autobiografia paragonabile all'Autoanalisi di Freud o ai Ricordi, sogni e riflessioni di Jung. Con grande umiltà rispetto a questi giganti ho voluto mostrare la formazione di una psicoanalista che inizia fin dai primi suoi giorni di vita. Mi sono concessa il piacere della memoria, del racconto, della scrittura e il gusto della leggerezza e dell'autoironia. Soprattutto, però, ho voluto ritrovare un tempo tutto per me.