Non una ma tre sono le storie di destra raccontate in questo libro. La prima è quella di un giovane di provincia che negli anni Ottanta, sulla base dell’esempio e dei valori trasmessigli dal padre, scopre la vocazione per la militanza politica. Intraprende così un percorso che partendo dalle organizzazioni universitarie, e passando per comizi, campagne elettorali e giornali, lo porterà fino a Roma, all’ambito traguardo della Camera dei deputati e alla nascita di Futuro e Libertà. Una storia avventurosa, piena di soddisfazioni ma anche di cocenti delusioni e scontri durissimi. Sono gli ultimi vent’anni della vita politica italiana, ripercorsi da Italo Bocchino in un appassionante racconto, condito di aneddoti, retroscena e ritratti inediti dei vari protagonisti.
La seconda storia, che si intreccia strettamente alla prima, è quella dell’evoluzione della destra italiana: una comunità a lungo esclusa dal potere per motivi ideologici e che avendo scelto di fare politica solo perché spinta dalla passione si è ritrovata quasi inaspettatamente al governo del Paese. Guardando però i propri sogni infrangersi contro la realtà, la destra è stata costretta a constatare che arrivare alla stanza dei bottoni non significa, come si crede, detenere le chiavi del potere e quindi dell’evoluzione del Paese.
È declinata infine al futuro la terza storia di destra di questo libro. Adesso che è inesorabilmente iniziato il tramonto di un Berlusconi trasformatosi da alfiere della rivoluzione liberale in triste giocoliere dei propri interessi, per il quarantenne Bocchino è arrivato il momento di contribuire a far nascere anche in Italia una destra laica, moderata e non populista, che abbia i medesimi principi fondanti della destra occidentale ed europea. È un compito non facile, ma passione, tenacia e coraggio sono qualità che a Italo Bocchino non mancano. Come sarà evidente dopo aver letto questo libro.