«LA GIUSTA BATTAGLIA PER RISPETTARE L¿AMBIENTE RISIEDE ANCHE NEI PICCOLI GESTI QUOTIDIANI. SONO FELICE DI VIVERE NELL¿EPOCA DELLA CONSAPEVOLEZZA: OGGI ESSERE ¿IGNORANTI¿ È UNA SCELTA PERSONALE. CONOSCIAMO I PROBLEMI E LE LORO SOLUZIONI, SI TRATTA SOLO DI DECIDERE DA CHE PARTE STARE. PROBABILMENTE NON RIUSCIRO' A SALVARE IL PIANETA, MA DI SICURO STO SALVANDO ME STESSA.»
Ha solo 16 anni e una voglia irrefrenabile di assecondare la sua passione: andar per mare. La città in cui vive le sta stretta. Un giorno le si presenta una grande occasione. Può salire a bordo della mitica Rainbow Warrior, la nave ammiraglia di Greenpeace che per qualche giorno è attraccata a Venezia.Inizia così l¿avvincente percorso umano e professionale di Caterina Nitto, che ben presto trova nell¿attivismo a favore delle cause in cui crede una ragione di vita.
Dapprima cauta e un po¿ prevenuta, poi sempre più convinta, si mette al servizio dell¿associazione internazionale e partecipa ad azioni dimostrative in difesa dell¿ambiente e delle cause umanitarie. Si imbarca più volte per l¿Antartico a ostacolare la caccia illegale delle balene. Né le condizioni di vita estreme, né il pericolo degli interventi per mare ¿ documentati nell¿inserto fotografico di questolibro ¿ riescono a fermare la sua determinazione. Grazie alle sue competenze nautiche Caterina diventa la prima donna boat driver italiana di Greenpeace, poi è promossa ufficiale di rotta. Finché un giorno un incidente avvenuto durante un¿azione contro le baleniere giapponesi le fa realizzare che in mare sono tutti uguali, non ci sono buoni né cattivi. E le sue certezze vacillano.