“Tony era teso. C’era il rischio di essere scoperti. E c’era il rischio che, messo alle strette, Granos aprisse il fuoco e tentasse la fuga dalla parte opposta dell’edificio. Era un piano organizzato malissimo. L’imperativo a quel punto era sopravvivere.”
Poliziotti, carabinieri, finanzieri per cui un solo passo falso può significare la morte: gli infiltrati. Professionisti che mettono a repentaglio la propria incolumità fingendosi trafficanti, ladri, manager senza scrupoli. Sturlese Tosi è riuscito ad avvicinarli e per la prima volta possiamo ascoltarne i racconti. L’agente che per incastrare un branco di stupratori ha vissuto nove mesi in un campo rom, o la prima missione di un’infiltrata che si è finta donna d’affari dedita al riciclaggio di denaro sporco; il dilemma di chi tra le maglie del narcotraffico internazionale si commuove per la sorte dei figli di una criminale, o il resoconto di una collaborazione con la Dea che ci porta negli ingranaggi della camorra.
Storie di personaggi duri, difficili, abituati a vivere oltre il limite – tra gli eccessi o nella più nera miseria – attraverso le quali scopriamo i segreti del loro mestiere, le strategie e le tecniche, le procedure operative, l’importanza del sangue freddo e dell’abilità di improvvisazione. Ma anche le paure, le problematiche psicologiche di chi si costruisce una vita “sbagliata”, lo stress del rischio costante. Un libro inedito e coinvolgente, che ci porta nel mondo di chi lavora tutti i giorni dietro le linee nemiche.