Nessuno sa parlare di cinema come Marco Giusti: la sua intelligenza a contropelo e il suo personalissimo mix di ironia e candore adolescenziale fanno già parte del nostro immaginario collettivo. Con lo sguardo di chi è sempre pronto a premiare il coraggio e la sperimentazione, a emozionarsi davanti a un congegno narrativo perfetto, e a esaltarsi davanti a una gag geniale o una sparatoria mozzafiato, Giusti ci accompagna in un viaggio lungo più di un anno tra commedie borghesi e «scorreggione», film autoriali e kolossal hollywoodiani in 3D. Vedo… l’ammazzo e torno è il diario colto di un cinefilo sui generis che non risparmia niente e nessuno: l’imbarazzante diplomazia internazionale del cinema italiano, la pavidità dei produtt ori e la qualità sempre più scadente delle sceneggiature, i budget ministeriali che si assottigliano e la ridicola pervasività degli sponsor locali, la critica parruccona impantanata in logiche sorpassate. Ma la sconfortante situazione del nostro cinema è solo lo specchio della deriva culturale e politica di un’Italia ormai fuori controllo, in cui i comici spopolano al governo e le battaglie elettorali si combattono in televisione: un paese di cui Giusti ci regala un affresco vivido e indimenticabile.