Pubblicata inizialmente in tedesco nel 1926 e poi ampliata e riedita in inglese nel 1942, questa è stata la prima antologia delle lettere di Giuseppe Verdi destinata a un pubblico non italiano: un libro che ha dato un deciso impulso agli studi verdiani fuori dai confini nazionali, ma che per struttura e organicità ha rappresentato un modello importante anche in Italia. La selezione attinge al cospicuo patrimonio dei carteggi verdiani e copre l’intero arco della carriera del Maestro, dagli esordi fino agli ultimissimi giorni di vita, rievocando la parabola gloriosa di un artista immortale sullo sfondo di un’epoca di straordinario fermento. Scelte e ordinate in modo da restituire in un quadro coerente la personalità schiva quanto complessa di Verdi, le lettere rivelano il genio, gli affetti, l’impegno politico e sociale, le speranze e le delusioni di un carattere irrequieto. Il volume si apre con un saggio di Franz Werfel, già autore di Verdi. Il romanzo dell’opera, che nel suo stile inconfondibile fornisce al lettore le coordinate essenziali per addentrarsi nell’universo del compositore di Busseto senza smarrirsi nella sua vastità. Verdi. L’uomo nelle sue lettere offre un contributo indispensabile alla conoscenza della dimensione umana del Maestro; una raccolta ragionata di documenti preziosi, che non smette mai di intrattenere e appassionare.