Il memoriale, inedito in Italia, scritto dalla sorella minore di Van Gogh, Elisabeth, si concentra sull’adolescenza e la prima maturità del giovane Vincent, quando viveva nell’orbita della famiglia. “La sua formazione non era ancora finita. La forza della sua arte apparteneva ancora a un lontano futuro, lontano quanto distanti erano le torri all’orizzonte. Il suo genio, ancora sopito, continuava a farsi strada lentamente e inconsciamente.”
Elisabeth tratteggia il ritratto di un ragazzo dalla sensibilità fuori dal comune, amante della natura e della vita solitaria e ripercorre i molti tentativi di Van Gogh di trovare un ruolo nella società del tempo, tutti irrimediabilmente falliti: libraio, assistente di un mercante d’arte, insegnante di francese, predicatore evangelico. Un giovane con una religiosità tormentata, capace di assistere gli ammalati durante un’epidemia di tifo e di condurre un’esistenza spartana, ai limiti del fanatismo. Uno sguardo privilegiato sulle ossessioni, le manie e le stranezze di un genio alla ricerca di se stesso.