Dall'autore di "Per il mio Angelo" e "Destino sbagliato".
Prima o poi, giunge una condizione in cui dobbiamo affrontare noi stessi, una condizione che non dà respiro e che sopprime la coscienza negli angoli più cupi del proprio Io. Una condizione che non conosce le diseguaglianze, che non distingue tra bontà e malvagità perché essa è in grado di capovolgere questa condizione.
Ognuno di noi, proprio come i personaggi del romanzo, un giorno sarà chiamato a combattere questa condizione in cui è fondamentale accendere la luce sull'oblio delle paure, prima che le paure non si serrino per sempre sul fondo delle nostre viscere.