Una Ghost-Town del selvaggio West torna a vivere per un giorno...
Quattro donne, un poker di donne, quattro regine della pistola, si danno appuntamento in un giorno fatale nella città morta e giocano la loro partita...
Chiquita Gomez (il Corvo), Minkoh Mulligan (la Cinese), Elisha Carson (la Regina nera), Jessica Morton (la Regina rossa), si giocheranno la vita a colpi di piombo. Allo stesso tavolo siederanno non solo lo Sceriffo Jones, lo spietato Douglas Jackson e un improbabile beccamorto, ma soprattutto la Grande Giocatrice, la Morte, Colei che non perde mai, perché le Porte di Dite sono sempre aperte, notte e giorno, ovunque e comunque, specie nella Zombi-Town...

- - - - - - - -
Dal testo:

«È un beccamorto!».
Annunciato dal giovane bandito, lo sconosciuto fece il suo ingresso nel saloon.
«Fred Waltz, della Waltz & Co., premiata ditta di onoranze funebri, bella signora».
«Questa è una città morta, becchino. Ci sono i morti, ma non chi piange per loro».
«In tal caso lavorerò gratis. È pur sempre il mio lavoro».
«Allora comincia subito, perché di lavoro ne hai tanto», era Jones, che scendeva le scale, con la stella sul petto. «Ti sei data da fare, Chiquita».
«Anche tu, se non sbaglio...».
«Veloce di mano e veloce di cervello: saresti un ottimo vice Sceriffo, Chiquita».
«E anche di bocca, Sceriffo...», la classica rivalità femminile.
«Non ne dubito. Con te c'è solo l'imbarazzo della scelta...
Ma rimangono due fatti.
Io porto una stella sul petto.
Tu una bella faccia da mignotta con tre zeri sotto.
Come la mettiamo, Chiquita?».
«Il signor Waltz ha già tanto lavoro, Sceriffo...».
La messicana si era tirata in piedi.
«Se posso interrompere la discussione, prima di perdere il mio scarso pubblico, vorrei mostrarvi questo nuovo modello di bara di mia concezione», il becchino si piegò sulla cassa e la scoperchiò. «Vedete... sembra una comune bara... anche piuttosto piccola... ma ha la proprietà di potersi allungare... a seconda delle dimensioni del morto... e poi... ha anche un'altra proprietà... quando viene aperta... non rimane mai vuota a lungo...».
BANG
La messicana aveva portato la mano sulla fondina, ma non fu abbastanza.
Chiquita s'era fatta fregare. Il whisky non le aveva fatto bene.
- - - - - - - -

È un racconto diabolicamente scritto da Salvatore Conte, per traghettarvi all'Altromondo letterario...

Copertina di Antonello Mecali.

Il racconto è giunto - attraverso successivi rimaneggiamenti ed evoluzioni, dettati per così dire dagli stessi personaggi (che una volta nati hanno una loro anima) - alla terza edizione.

"Sulla Porta di Dite" è una Collana inedita di racconti neri, esoterici e dell'occulto, sconsigliata ai deboli di cuore e di spirito.