Partendo dal presupposto che è irrealistico pensare che i media possano essere totalmente impermeabili all’influenza dei governi e dei poteri economici, e che è altrettanto irrealistico credere che la sfera pubblica democratica possa funzionare senza il contributo dei media, il volume sostiene che è necessario predisporre un ambiente normativo e culturale che riconosca appieno il ruolo e la responsabilità etica dei media e della comunicazione istituzionale nella formazione dell’agenda pubblica.