L'autunno 2015 è appena iniziato e già tendono a svanire le immagini di questa torrida estate piena di profughi che affogano, che camminano che passano fra le barriere di filo spinato lungo kilometri e kilometri di strada per avvicinarsi ad una vita migliore.
Comodamente, davanti alla TV, abbiamo assistito ad un immenso esodo; colonne di migliaia di persone che né il filo spinato, né i manganelli, né la polvere, né la fame son riusciti a fermare. Chi fugge dalla morte e dalla persecuzione non ha paura di qualche manganellata o di qualche centinaio di chilometri a piedi.
E abbiamo assistito anche ad un altro spettacolo, molto pietoso. Gli Stati della Fortezza Europa che non sapevano cosa fare. L'uno scaricava la responsabilità sull'altro. Qui non si passa. Qui si passa, ma non per restare, solo per andare in un altro Stato che vi farà entrare solo per farvi uscire in un altro Stato ancora.
Poveri profughi, ma NIMBY (not in my backyard, non nel mio giardino).
E l'Europa, la creatura di De Gasperi, Spinelli e Adenauer? L'Unione orgogliosa di aver abolito le frontiere e di avere una sola moneta?
L'Europa ha balbettato, confusa. A maggio/giugno non è riuscita ad approvare uno spostamento di 40.000 persone in due anni. A settembre, forse perché la Germania ha dato la sveglia, l'Europa ha approvato un pacchetto di misure annunciato così: "L'Europa mostra la sua solidarietà, in due anni alleggeriamo gli Stati più esposti di 190.000 richiedenti asilo [per la cronaca la sole Italia ne riceve più di 170.000 l'anno] e mandiamo in pensione il Regolamento di Dublino ed il suo principio cardine del "chi ce l'ha [i profughi] se li tiene".".
In questo micro libretto, dopo aver raccontato in quello precedente come l'Europa iniziò ad occuparsi di asilo e migrazione, voglio dimostrare che gli obiettivi perseguiti e da raggiungere sono molto, ma molto più leggeri e limitati. Passerò in esame i provvedimenti approvati cercando di vedere oltre la propaganda i limiti e le criticità per gli Stati membri di primo approdo dei migranti.
Tutti i documenti EU sono linkati, in moda da fare di questo micro libretto un ipertesto dove, con un semplice clic, si può andare alla fonte e leggere le disposizioni del documento di cui sto trattando.
In questa terza edizione è stato inserito un capitolo sui possibili ostacoli procedurali derivanti dal ricorso del "ricollocando e aggiornate le conclusioni al minivertice EU del 25 ottobre 2015