La storia d'Italia si è fatta essenzialmente nelle città e le città-Stato vi hanno avuto un ruolo particolare, a lungo misconosciuto. A volte il riconoscimento della loro importanza storica ha coinciso con una esaltazione "dell'Italia delle cento città" o, peggio, con un revival di tipo quasi etnico. Ma per lo più le strutture di potere locale sono apparse immature, campanilistiche, deviazioni dal grande modello di Stato nazionale europeo e quindi responsabili di gravi ritardi per il nostro paese. Esse in realtà sono state un momento molto alto della nostra storia, e non solo per le opere d'arte o architettoniche che tuttora vengono ammirate, ma per le realizzazioni politico-sociali, compreso il contributo, da esse dato al costituzionalismo, al parlamentarismo e al pensiero politico moderno europei. Il volume traccia la storia di queste città, che svilupparono importanti conquiste istituzionali, da Milano a Venezia, da Genova a Pisa, Firenze, Bologna, Siena. Molto di quel patrimonio politico è andato perduto ma l'ethos civico ed egualitario, l'orgoglio cittadino, il senso di appartenenza riecheggiano ancora nelle municipalità forti di oggi.