Il presente volume espone, in modo approfondito, gli aspetti più rilevanti della disciplina dei sistemi giuridici comparati, alla luce della dottrina più nota e consolidata e secondo i più attuali programmi universitari.
La crescente attenzione dedicata alla «sistemologia giuridica» consente di individuare le direttrici essenziali per il confronto e la contrapposizione fra gli ordinamenti giuridici, alimentando, così, la mai sopita aspirazione alla creazione di un futuro ordinamento a carattere universale che dovrebbe prendere soprattutto a modello i più avanzati sistemi democratici vigenti.
Questo testo, in particolare, si concentra sulle due principali famiglie giuridiche, quella di civil law di origine romano-germanica e quella di common law di matrice anglosassone, analizzando, altresì, gli ordinamenti che da essi discendono e che a tali sistemi sono ispirati (Francia, Germania, Spagna e Svizzera per la prima, Gran Bretagna e Stati Uniti per la seconda).
In questo contesto si è fatto anche cenno agli ordinamenti non originari, sia di civil law (Austria, Belgio, Paesi Bassi, Scandinavia, Portogallo), sia di common law (Scozia, Australia, Canada), sia ibridi (Israele).
Il «Compendio» analizza altresì i sistemi dell’ex blocco socialista, partendo dall’ascesa del comunismo fino alla caduta del muro, la costituzione della CSI e la Russia attuale.
L’ultima parte è dedicata agli ordinamenti metagiuridici, che si fondano cioè sul diritto di origine religiosa (diritto islamico, indiano, cinese, giapponese e africano).
L’analisi di ogni sistema muove dalla sua evoluzione storica, prosegue con l’analisi delle fonti del diritto, si conclude con una panoramica sugli organi e sugli istituti caratterizzanti il singolo Paese.