Altreconomia dedica la copertina del numero di novembre al ritratto dei giovani italiani, oltre gli stereotipi. 2,3 milioni di italiani tra i 15 e i 29 anni, infatti, non studiano, non lavorano e non si formano, ma la società non s’interroga sui propri fallimenti. Chi ha meno di 30 anni, invece, ha valori e idee sul proprio futuro. Con un approfondimento sui Neet.
L’appuntamento di COP21, l’ultimo appello per il clima. Ecco che cosa accadrà a fine novembre a Parigi, dov’è in programma la conferenza ONU sui cambiamenti climatici. Approfondiamo due temi: il primo è quello dei profughi ambientali e il secondo la guerra e il settore degli armamenti, le cui emissioni non vengono rendicontate.
Dalla Francia all’Emilia-Romagna, con atterraggio (previsto) tra mafia e cemento. A fine ottobre è partito il processo “Aemilia”, contro 219 presunti ‘ndranghetisti. In queste pagine anche un’intervista al giornalista che tra i primi ha raccontato il fenomeno e che oggi guida i bus nella città di Bologna. Siamo stati anche a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, dove la sindaca avrebbe subito pesanti minacce per aver bloccato un’operazione immobiliare da 300 milioni di euro.
Ricordate lo “Sblocca-Italia”? Un anno dopo la pubblicazione, ecco l’eredità del provvedimento da noi ribattezzato “Rottama Italia”. La storia delle mamme di Sesto Fiorentino (FI) che non accettano l’inceneritore “regalo” del decreto, e protestano.
Le Poste sono state spedite in Borsa: il 34,7% di Poste Italiane Spa è sul mercato, ma l’operazione -spiegata all’interno della rivista con una documentata infografica- non ridurrà la spesa pubblica. Il nodo dei lavoratori e delle proprietà immobiliari.
Grom chi? Il marchio del “gelato come una volta” è stato acquistato da Unilever, multinazionale proprietaria di Algida, che chiude l’ultimo stabilimento in Italia, a Caivano (NA).
Se Roma è rimasta senza cuore: un foto-reportage dall’Agro romano, sfregiato dal cemento, privato di relazioni sociali e momenti culturali. Dove l’emancipazione si scontra con l’eco del Grande raccordo anulare.
La nuova faccia del condono: le ultime modifiche alle norme che regolano la “collaborazione volontaria” (voluntary disclosure, che scade il 30 novembre) per il rientro dei capitali garantiscono infatti la non punibilità per importanti reati commessi.