Inverno 1672: in un piccolo e disgraziato paese della Lorena, Antoinette e Pierrette, povere in canna e amiche per sorte, si ritrovano a uccidere due dragoni dell’esercito francese – ora in guerra contro l’Olanda – per salvare un prezioso tesoro: la loro mucca vecchia e smunta.
E considerato che il duplice omicidio è solo la coda di altri e infiniti guai – fame, miserabili matrimoni combinati, violenze e continue razzie – le due giovanissime ragazze decidono di bruciare le loro vesti e indossare le divise dei defunti soldati di Luigi XIV.
Un pensiero veloce e i lunghi capelli biondi fanno spazio a teste rasate e i giovani seni costretti in fasce tirate a forza.
E così ha inizio il rocambolesco viaggio di Antoine de L'Espérance e Pierre La Jeunesse, i loro nomi di battaglia: un delizioso poemetto barocco-cavalleresco che racconta le avventure di guerra delle nostre improvvisate eroine in balia di principi e regnanti, prostitute e moschettieri.
Un romanzo naif dove l’amore è confuso con il cameratismo e il sesso, pasticciato e divertito, è vissuto e improvvisato in una giostra di pruriginoso erotismo.
Due donne, dragoni per caso, sono le indimenticabili protagoniste di un racconto di raffinata letteratura che, con magistrale ironia e sagace leggerezza, racconta una piccola storia presa in prestito dalla storia dei grandi.