Il vero ostacolo ad una riforma efficace della giustizia civile va individuato non tanto in questa o in quella norma processuale,
bensì in ormai anacronistiche concezioni del ruolo del giudice e del processo. Senza il superamento di quelli che sembrano veri e propri tabù non si potranno trovare soluzioni adeguate, della cui individuazione pure questo testo si fa carico. Risulta necessaria un’analisi statistico-matematica dei nessi esistenti
tra carico di lavoro, produttività dei magistrati e organizzazione degli uffici in una prospettiva non solo asfitticamente giuridica, ma di più ampio respiro. Solo così si può provare a incidere sui pregiudizi culturali che impediscono il varo di quelle soluzioni anche tecniche necessarie per porre rimedio a un contenzioso civile senza eguali in Europa e le cui reali ragioni devono ancora essere veramente indagate.