Aresio ha trent'anni e vive nella periferia di Roma, quella che non cresce ma si rovina. È uno scrittore che cerca di esordire e quando meno se lo aspetta, gli capita di ammazzare un uomo. Allora fugge e scompare, incarna il criminale e come una blatta si infila nelle crepe della società, in quelle in cui persino gli assassini e ladri sono ben accetti. Trova un complice con cui condividere il fardello e si rivelerà anch'egli il frutto di questo tempo: parole e menzogne. Allora si ingegna, rapina una gioielleria per poter sparire una volta per tutte, inquina le prove e si cala in quella pozzanghera di melma per affrontare la cosa. Finché, come un pugno in faccia la realtà lo colpisce violento...