Estratto dalla monografia "Le azioni di stato ", di M. Dogliotti e A. Figone, edizione 2015, collana La nuova famiglia diretta da Massimo Dogliotti. L'azione di disconoscimento della paternità, finalizzata a dimostrare che il figlio, nato in costanza di matrimonio, non è stato concepito dal marito della madre, malgrado le risultanze dell'atto di nascita, è stata sensibilmente modificata dal d.lgs. n. 154/2013. La riforma della filiazione ha infatti modificato la collocazione sistematica, i presupposti e la disciplina di tale azione concentrando tutta la normativa negli artt. 243 bis c.c. e seguenti. Diversamente dal passato, la nuova formulazione dell'art. 243 bis, comma 2, c.c. prevede che il soggetto che abbia interesse (marito, madre, figlio) può agire in disconoscimento dimostrando l'insussistenza del legame biologico tra il figlio e il padre apparente. Il testo analizza, altresì, tutti gli aspetti e le problematiche connesse all'istituto tenendo conto degli orientamenti della giurisprudenza più recente e della dottrina più autorevole.