Il linguaggio giuridico è stato sempre, tradizionalmente, un linguaggio di iniziati: un po’ come il latino da cui in gran parte deriva, e le cui citazioni servivano a chiuder la bocca agli ignari Renzo Tramaglino. Si trattava, però, di un non senso, perché tutti i rapporti tra gli uomini, dai più semplici ai più complessi, si svolgono, anche inconsciamente su una trama giuridica; e, quindi, il mondo del diritto è il mondo di tutti gli uomini. Per questo, le opere di divulgazione — che negli ultimi anni si sono fatte sem-pre più numerose in relazione all'aumentato interesse dei laici per i problemi del diritto — hanno una loro profonda ragione d'essere: quella di dare a ciascuno la coscienza del suo agire giuridico fornendogli, nello stesso tempo, uno strumento pratico prezioso. Tra le opere di divulgazione, i dizionari occupano un posto di grande importanza: la struttura di un dizionario è, infatti, tale da permettere la più rapida consultazione e da dare al lettore una serie di schemi mentali pronti per attualizzarsi nelle varie contingenze della vita. È con questi intenti che l'Autore — la cui lunga pratica espletata negli uffici giudiziari ha permesso di rendersi conto dei dubbi e dell'ignoranza dei consumatori del diritto, che sono gli uomini comuni che affollano gli uffici giudiziari — ha concepito questa enciclopedia dei termini giuridici. E l'opera, costruita con diligenza e precisione, non mancherà certo di raggiungere il suo scopo.
Pietro Nuvolone