L’obiettivo del volume è fornire un’introduzione critica agli egalitarismi contemporanei: quelle concezioni filosofiche che, partendo dall’idea che tutte le persone, in quanto dotate di un eguale status morale fondamentale, abbiano diritto a eguale riguardo ed eguale rispetto, sostengono che la giustizia imponga una divisione della ricchezza finalizzata a determinare, eventualmente a parità di merito, una tendenziale eguaglianza sostanziale tra tutte le persone. Quattro varianti dell’egalitarismo sono discusse, due liberali e due radicali. Esse sono accomunante dall’idea che la struttura normativa di una comunità politica debba essere in grado di garantire a tutte le persone eguali opportunità basilari, ossia le condizioni per un’esistenza minimamente dignitosa, ed eguali opportunità iniziali, in particolare per quanto riguarda l’accesso all’istruzione e al lavoro. Ciò che distingue le differenti concezioni egalitarie sono idee diverse su come debba essere divisa la parte di ricchezza che resta una volta realizzata l’eguaglianza delle opportunità nelle due dimensioni indicate. Il volume difende due tesi. Secondo la prima tesi, alla base della distinzione tra varianti liberali e varianti radicali dell’egalitarismo vi sarebbero diverse prese di posizione rispetto al dibattito tra chi sostiene che le persone siano capaci di libero volere e chi ritiene, invece, che le loro scelte siano interamente determinate da fattori che sfuggono al loro controllo. Secondo la seconda tesi, invece, le differenze interne all’egalitarismo liberale e all’egalitarismo radicale possono essere ricondotte a diverse soluzioni al problema di coniugare un punto di vista soggettivo e un punto di vista imparziale: due punti di vista irriducibili, passibili di entrare in conflitto, ma egualmente importanti.Nicola Riva, laureato in filosofia, ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia del diritto nel 2007. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano. Si occupa dei principi e che guidano e/o dovrebbero guidare la legislazione e l’azione dei soggetti pubblici con riferimento particolare alle questioni bioetiche, alla disciplina dell’economia e alle politiche fiscali e sociali. Oltre a vari contributi a riviste e volumi, ha pubblicato due monografie, “Eguaglianza delle opportunità” (2011) e “Diritti e procreazione medicalmente assistita” (2012) e co-curato, con Giuseppe Campesi e Ivan Pupolizio, il volume “Diritto e teoria sociale” (2009).