Il Volume, con significativi e qualificati contributi, analizza in dettaglio, con riferimenti normativi, dottrinari e giurisprudenziali il tema della residenza e della “esterovestizione” societaria, valutando altresì l’impatto delle attività di direzione e coordinamento svolte dalle capogruppo, ora disciplinate anche dal codice civile, ma che si trovano borderline con il luogo di direzione effettiva.
Ampia trattazione è riservata ai principi che disciplinano la residenza delle persone giuridiche nel diritto comunitario e internazionale.
> LEGGI IL CAPITOLO "IL CONCETTO DI ESTEROVESTIZIONE"
La soluzione del problema essenziale relativo alla residenza delle società richiederà uno sviluppo della legislazione in termini di accertamento unico e globale, cui segue l’attribuzione di una quota del reddito complessivo a ciascun Paese.
Come riferimento si consideri la proposta di direttiva sulla Common Consolidated Corporate Tax Base, in cui il reddito unitariamente determinato va a ciascun Paese in base ad un parametro plurimo, che tiene conto degli investimenti, dei ricavi e della componente lavoro.
È proprio questo obiettivo che viene recentemente richiamato dalla Commissione europea, nel momento in cui è venuto alla luce che il suo Presidente, quando era responsabile delle finanze nello Stato di provenienza, aveva predisposto una serie agevolazioni per le imprese non residenti, palesemente unfair o harmful, per richiamare le definizioni UE ed OCSE.
STRUTTURA DEL VOLUME
Il concetto di “esterovestizione”
L’attività di direzione e coordinamento nei gruppi di imprese
Profili internazionali e comunitari
Profili strutturali e (dis)allineamenti tra forma e sostanza
Profili penal-tributari dell’esterovestizione
Profili Irap e Iva in materia di esterovestizione
La prova della residenza nelle verifiche fiscali
L’azione del fisco per il contrasto dei fenomeni evasivi dell’esterovestizione
Esame di casi concreti nelle verifiche