Le forme protette dalla Proprietà Intellettuale (P.I.), marchi, design, brand, brevetti, opere d’autore, denominazioni geografiche, e via dicendo, devono essere riconoscibili e riconosciute da parte del pubblico al quale sono destinate; se una forma sia identica, simile o diversa da un’altra, quando sia riprodotta senza autorizzazione, costituisce, infatti, il problema centrale della P.I.
Stefano Sandri affronta il problema in chiave multidisciplinare e propone un modello, il “cubo dell’identità”, che permette al giurista (giudice, avvocato, consulente, accademico) di affrontare il problema dell’accertamento della validità e della confondibilità tra le forme nella P.I., fornendo uno strumento che integra, ma non sostituisce i consueti parametri giuridici di giudizio e consente una migliore comprensione dell’iter motivazionale delle pronunce, sia per evitarne preventivamente eventuali errori, sia infine per semplificarne e agevolarne il percorso.