1868. La stagione mite permette di affacciarsi al balcone, ma un velo di tristezza avvolge l'uomo e le donne ritratte nel primo piano del quadro di Manet. Le tre persone sono assorte, distanti, del tutto perse nei loro pensieri. Qualcosa di perturbante sembra attraversarle. Sono anche vestite in modo molto diverso. Bianchi vestiti vaporosi, crinoline, guanti connotano l'abbigliamento delle due giovani donne. L'uomo, invece, indossa un abito nero, con la camicia bianca che fa risaltare la cravatta blu. Una sintassi dell'apparenza si impone allo sguardo. La lingua della moda ci dice, a chiare lettere, che questo uomo e queste donne seguono differenti strategie dell'apparire. A partire da questa diversità un percorso si muoverà tra l'iconografia, la storia di genere e la storia sociale dell'Ottocento.