Il tema del licenziamento discriminatorio è sempre stato oggetto di studi e dibattito. Peraltro è nel corso del 2015 tornato di forza al centro del dibattito, a seguito della entrata in vigore del Jobs Act, “quale ultimo baluardo” dell’applicabilità dell’art. 18 della legge 20 maggio 21970 n. 300 (Statuto dei Lavoratori). Una monografia su tale tema, pertanto, è quanto di più attuale oggi nel panorama delle problematiche nascenti dalla profonda trasformazione che sta subendo il diritto del lavoro, con le riforme, che hanno avuto inizio con la cosiddetta “Riforma Biagi” (Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276), poi proseguita con la cosiddetta “Riforma Fornero” (legge 28 giugno 2012, n. 92) ed oggi, appunto, con il Jobs Act (Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n. 22, e successivi decreti attuativi). Nel presente volume si sono quindi esaminate le varie tipologie o situazioni in cui possa ravvisarsi la fattispecie del licenziamento discriminatorio. Particolare attenzione è stata rivolta ai due esempi “classici” di provvedimenti espulsivi di natura discriminatoria: il licenziamento della donna che contrae matrimonio e il licenziamento della lavoratrice madre.