Si può individuare la nascita della proprietà all’interno della storia economica del genere umano? Com’è iniziato quel rapporto che, ormai, condiziona tutte le nostre relazioni, dal quotidiano fino ai sistemi più complessi? Secondo Thorstein Veblen, celebre economista e sociologo di fine Ottocento, autore della Teoria della classe agiata, il rapporto di possesso esclusivo con gli oggetti di uso comune ha inizio quando un uomo ha detto di una donna «è mia». In questa prospettiva originale e provocatoria, il matrimonio costituisce l’atto che sanziona l’appropriazione di un altro essere umano, all’interno di un rapporto asimmetrico e sbilanciato verso la componente maschile della società, gettando così le basi per la successiva appropriazione di qualsiasi altro bene materiale. L’unione coniugale mette fine alla caccia, alle razzie indiscriminate e alla condivisione del bottino: è la nascita di un ordine fondato sulla proprietà privata, dove la donna è il primo e più prezioso bene che si possiede.