Il fenomeno di sfruttamento lavorativo già conosciuto con il nome di “caporalato” assume nuovi tratti ed una dimensione assai rilevante, sia in termini di diffusione sia nei modi di estrinsecazione. Di certo, esso rappresenta, attualmente, il principale (se non unico) canale di collocamento per la manodopera prestata da coloro i quali, essendo presenti illegalmente sul territorio nazionale, diversamente non potrebbero trovare un lavoro che gli consenta di sopravvivere. Del resto, la particolare condizione di vulnerabilità economica e sociale in cui versano tali individui - spesso già vittime di tratta o di traffico di persone - li rende particolarmente esposti anche a quest’ulteriore forma di dispregio dei diritti umani.
Federica Francica ha conseguito la laurea magistrale in scienze economico-aziendali, con una tesi intitolata "Pari opportunità,conciliazione dei tempi della vita e del lavoro, tutela della genitorialità: una visione integrata" e il titolo di Dottore di ricerca in scienze giuridiche, presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, con un elaborato di tesi sul tema "Smuggling of migrants, trafficking of human beings e "caporalato": il sistema nazionale integrato di tutela e contrasto alle gravi forme di sfruttamento lavorativo degli immigrati".