Himalaya, 31 luglio 1954: gli italiani Compagnoni e Lacedelli raggiungono la vetta del K2, seconda montagna più alta del mondo, e vengono celebrati in patria come eroi. Ma la versione ufficiale dell’impresa è avvelenata dalle polemiche: perché Walter Bonatti, appena ventiquattrenne, rischia la vita trascorrendo la notte prima della conquista della vetta all’aperto, a ottomila metri? Lo accusano di tentato tradimento, e addirittura di sabotaggio. Cosa è davvero accaduto su quella montagna impossibile?
Irriducibile e orgoglioso, Bonatti per cinquant’anni ha smontato le bugie che lo riguardavano ricostruendo pezzo per pezzo quella che infine verrà riconosciuta come l’unica verità di un “giallo alpinistico” che ha emozionato il mondo. Questa edizione di un libro ormai imprescindibile è arricchita dalla prefazione di Rossana Podestà, per trent’anni compagna di Bonatti, e dalle riproduzioni dei documenti conservati nel loro archivio, annotati dallo stesso Bonatti. Una testimonianza necessaria di un uomo che ha fatto la storia dell’alpinismo.