Lo sviluppo delle odierne tecnologie, il frequente ricorso all’utilizzazione dei trattamenti dei dati personali, la possibilità di scambio e aggregazione degli stessi mediante internet, ha determinato un’evoluzione del concetto di Privacy. L’uomo è ormai inserito in una società globale, dove la maggior parte delle azioni che compie lascia “tracce”. Grazie ad esse è possibile ricostruire dei veri e propri identikit della persona che determinano la nascita di un corpo elettronico accanto a quello fisico. L’interesse della Privacy è quindi diventato un interesse che non riguarda più il singolo individuo, ma l’intera collettività. Oggi non intendiamo più il diritto alla Privacy come diritto ad “essere lasciati in pace”, ma come esigenza di protezione del singolo dai tentativi di controllo sulla circolazione delle proprie informazioni personali.La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea utilizza l’espressione data protection e, infatti, gli artt. 7 ed 8 tutelano e distinguono la vita privata e la protezione dei dati personali. Come espresso da Rodotà, “la distinzione, operata dalla carta, non è di facciata. Nel diritto al rispetto alla vita privata e familiare si manifesta soprattutto il momento individualistico, il potere si esaurisce sostanzialmente nell’escludere interferenze altrui: la tutela è statica, negativa. La protezione dei dati, invece, fissa regole sulle modalità del trattamento dei dati, si concretizza in poteri d’intervento: la tutela è dinamica, segue i dati nella loro circolazione. Si evidenzia bene qui il punto d’arrivo di una lunga evoluzione del concetto di privacy, dall’originaria definizione come diritto ad essere lasciati soli fino al diritto a mantenere il controllo delle proprie informazioni e di determinare le modalità della costruzione della propria sfera privata.” Si amplia, in questo modo il concetto di Privacy, inteso sempre più spesso come diritto di decidere liberamente sulla propria vita privata e rafforzando la coscienza di un vero e proprio “diritto all’autodeterminazione”, quale diritto alla libera costruzione della propria personalità e la possibilità di compiere liberamente scelte coerenti con i propri principi.
Con la presente opera si analizza il rapporto fra Privacy e le nuove tecnologie. La particolare invasività di alcune di queste e la possibilità di reciproca interazione con il conseguente scambio di informazioni o di dati raccolti, moltiplicano esponenzialmente i rischi di violazione del diritto alla Privacy.