La rivoluzione tecnologica del settore delle comunicazioni, avviata durante gli
anni Novanta, si manifesta oggi in tutta la sua portata. Con il fenomeno della
convergenza tecnologica si sono moltiplicate le piattaforme trasmissive (satellite,
cavo, adsl, fibra ottica, reti di telefonia mobile) attraverso le quali è possibile
veicolare uno stesso contenuto multimediale. Le modalità di fruizione dei contenuti
audiovisivi sono cambiate, ridefinendo in modo sostanziale la geografia e i confini
della televisione tradizionale, non solo come "prodotto", ma anche come modello di
business. Questo processo ripropone i noti e irrisolti dilemmi regolatori del panorama
televisivo italiano, nella transizione dai vecchi ai nuovi modelli televisivi. Il volume
affronta, secondo una prospettiva interdisciplinare alla frontiera tra economia e
diritto, i diversi problemi posti dalla nuova TV: dall'evoluzione del mercato e dei suoi
modelli di consumo alle dinamiche concorrenziali e alle regole efficienti per il suo
governo; dai recenti mutamenti del quadro normativo a livello nazionale ed europeo agli
scenari di mercato e concorrenziali frutto della rivoluzione digitale. Dal confronto
internazionale, in particolare con Gran Bretagna e Stati Uniti, emergono poi alcune
ricette regolatorie possibili per l'Italia.