Il diritto del lavoro, materia particolarmente sensibile alle dinamiche economiche e sociali, sta profondamente mutando, sotto l’incalzare di una serie di interventi normativi che si sono addensati negli ultimi anni (riforma Brunetta, Collegato lavoro, riforma Fornero, riforma Giovannini). Tutte le componenti della materia ne sono interessate, in un processo di cambiamento affatto lineare, che pone all’interprete una serie di rilevanti questioni, sia sotto il profilo teorico-ricostruttivo, sia sotto quello pratico-applicativo. L’opera rappresenta il primo tentativo di fornire in modo sistematico, ma non meramente esegetico, un quadro completo del “nuovo diritto del lavoro”, fornendo una chiave di lettura del cambiamento avvenuto e delle linee di indirizzo verso le quali la materia si sta velocemente muovendo. Il volume esamina la disciplina del mercato del lavoro introdotta dalla riforma Fornero (legge n. 92/2012) con le modifiche apportate dalla legge n. 99/2013. La trattazione degli istituti segue la logica della riforma, che ha inteso realizzare uno scambio tra una più controllata flessibilità in entrata (irrigidendo alcune tipologie contrattuali, specie nell’area della parasubordinazione) ed una maggiore flessibilità in uscita (modificando l’articolo 18 Legge n. 300/1970) in un quadro di nuove regole in materia di ammortizzatori sociali (Aspi) e politiche attive del lavoro. Dopo un saggio introduttivo sulle “parole chiave” della riforma, seguono approfondimenti sulle tipologie contrattuali subordinate ed autonome, sulla disciplina dei licenziamenti e delle dimissioni, sul welfare (tenendo conto anche delle novità introdotte con la legislazione perfezionatasi nel dicembre 2013), sulle modifiche apportate, sempre nel 2013, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, impresa integrata e codatorialità.