La legalità non è un argomento di destra o di sinistra, ma dovrebbe far parte del bagaglio culturale di tutti i cittadini, e soprattutto di coloro che hanno responsabilità pubbliche. Purtroppo, per quanto se ne senta parlare quotidianamente, molti di noi non conoscono i meccanismi della giustizia.
In questo libro il magistrato Marco Imperato parte dalle notizie di cronaca per spiegare come funziona la macchina della giustizia in Italia e rendere più chiaro il lessico giudiziario.
«Il vero cambiamento, la vera rivoluzione della legalità, può affermarsi solo quando ciascuno di noi comprenderà che la legalità è possibile qui e ora, a cominciare dalle nostre scelte e dai nostri comportamenti quotidiani».
Marco Imperato è un magistrato e pm europeo apolide: nato a La Spezia nel 1975, cresciuto a Livorno e Milano, dopo quattro anni in procura a Marsala dal 2008 lavora come pubblico ministero in Emilia Romagna ed è membro dell’Associazione nazionale magistrati. Partecipa da tempo a incontri pubblici per contribuire alla diffusione della cultura della legalità tra i cittadini e per far conoscere la Costituzione ai giovani.
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Qual è il significato di processo breve?
Cosa significa concorso esterno?
Come funzionano le intercettazioni?
Sarebbe utile separare le carriere?
«Marco Imperato punta il dito contro luoghi comuni di ogni tipo e rifiuta di utilizzarne altri a sostegno delle sue tesi: non è un magistrato che ritiene che il bene sia tutto da una parte e il male dall’altra ed è anzi consapevole che, per difendere strenuamente i princìpi su cui si fonda l’esercizio della giurisdizione, bisogna portare alla luce anche tutto ciò che – nel nostro operato di magistrati – difendibile non è».
Dalla prefazione di Armando Spataro