Il diritto del lavoro, materia particolarmente sensibile alle dinamiche economiche e sociali, sta profondamente mutando, sotto l’incalzare di una serie di interventi normativi che si sono addensati negli ultimi anni (riforma Brunetta, collegato lavoro, riforma Fornero e successive modifiche) ai quali si sono aggiunti accordi collettivi interconfederali che hanno fissato regole per misurare la rappresentanza sindacale e per rafforzare l’efficacia del contratto collettivo sia nazionale che aziendale. Tutte le componenti della materia ne sono interessate, in un processo di cambiamento affatto lineare, che pone all’interprete una serie di rilevanti questioni, sia sotto il profilo teorico-ricostruttivo, sia sotto quello pratico-applicativo. L’opera rappresenta il primo tentativo di fornire in modo sistematico, ma non meramente esegetico, un quadro completo del “nuovo diritto del lavoro”, fornendo una chiave di lettura del cambiamento avvenuto e delle linee di indirizzo verso le quali la materia si sta velocemente muovendo.Il volume affronta tutti gli importanti cambiamenti intervenuti sul fronte delle relazioni industriali nel corso degli ultimi anni dalla riforma della struttura contrattuale realizzata dalle parti sociali all’intervento legislativo sulla contrattazione derogatoria “di prossimità”, dalla riforma della rappresentanza e rappresentatività sindacale alle novità in materia di efficacia soggettiva dei contratti collettivi. La riflessione tiene conto della sentenza della Corte costituzionale n. 231/2013 sull’art. 19 dello Statuto dei lavoratori e dell’ultimo accordo collettivo interconfederale del 10 gennaio 2014 (testo unico sulla rappresentanza sindacale). Autorevoli analisi sui sistemi francesi e spagnolo completano il volume, fornendogli un opportuno respiro comparato.