Accardi – Corpora - De Chirico – Dorazio – Guttuso – Manzù – Perilli – Scialoja – Turcato – Uncini
La specificità di questa iniziativa, curata da Massimo Mininni, è la presentazione di tutte i lavori che la Galleria nazionale d'arte moderna possiede, o detiene in comodato, di determinati artisti. Gli obiettivi sono tre: proporre un approccio monografico che integri quelli di tipo principalmente cronologico e tematico usati nell'attuale ordinamento delle collezioni del museo; ruotare le opere esposte, creando un'osmosi fra le sale e i depositi; dare rilievo alla documentazione che su queste opere e sulle circostanze della loro acquisizione si conserva nell'archivio della soprintendenza. In questa terza mostra della serie, i nuclei di Accardi, Corpora, Dorazio, Perilli, Scialoja, Turcato, Uncini sono posti in rapporto con le sale di De Chirico, Guttuso e Manzù riallestite alla fine del 2012 e con la donazione De Conciliis la quale, essendo già stata oggetto di una pubblicazione specifica, non viene trattata in questo volume, che non è un catalogo ma una raccolta di saggi basati sui documenti e sulle testimonianze dirette. La prima parte è dedicata alla ricostruzione di come questi nuclei si sono formati, con inevitabili riferimenti ai rapporti – non sempre facili – fra gli artisti e la Galleria. La seconda parte contiene una testimonianza di Simonetta Lux sui suoi amici artisti, un commento di Giuseppina Di Monte ai nuovi itinerari del museo, la storia di due iniziative fallite (una mostra su Duchamp e una donazione di Picasso) raccontata da Claudio Bianchi e quella del ritiro di due quadri di Dorazio al tempo di Palma Bucarelli di cui mi sono occupata io. Massimo Mininni ha invece raccolto i curricula di tutti i soprintendenti, direttori e curatori anziani succedutisi dalla fondazione della Galleria nel 1883 a oggi. È un'operazione al tempo stesso di storiografia e di trasparenza museale. [Maria Vittoria Marini Clarelli]