Offre uno strumento agile ed efficace agli studenti e ai docenti, proponendosi come "testo base" in grado di offrire le conoscenze e le informazioni indispensabili per affrontare un successivo approfondimento specialistico.
Partendo da una serie di definizioni e di concetti, nella prima parte si forniscono elementi in successione storica: dalla prima tecnologia di riproduzione legata alla diffusione di notizie - la stampa - al lento formarsi del concetto e del prodotto "giornale", fino all'apparire di nuovi mezzi di comunicazione e nuovi formati giornalistici: dal fotogiornalismo, al cinegiornale, al giornale radio, al telegiornale. Dopo una breve sezione dedicata a "Gli Studi", dove si tratteggiano i contributi della communication research allo studio dei contenuti, degli effetti e degli emittenti giornalistici, la seconda parte è dedicata alle routine produttive dell'informazione: nella carta stampata, in radio e in televisione. Una breve ricognizione sulla "informazione nell'era digitale" chiude questo settore.
Gli strumenti, presenza caratteristica dei "Manuali di Comunicazione", si compongono, come di consueto, di Glossario e Bibliografia. Vorremmo segnalare una novità nel Glossario, che oltre a fornire l'ormai usuale organizzazione alfabetica degli argomenti contenuti nel testo, si arricchisce di una serie di informazioni (sull'organizzazione e la vendita pubblicitaria, sui modelli economici e produttivi radiovisivi, su tecnologie e funzionalità informatiche e telematiche), fornendo chiarimenti su alcuni fenomeni e concetti di collegamento fra il sistema dell'informazione e gli altri sistemi della comunicazione.