Dopo l’epopea della Rivoluzione (1910-20) e i settant’anni della "dittatura perfetta" del Partito Rivoluzionario Istituzionale, il Messico ha attraversato negli ultimi vent’anni un’originale transizione democratica. Il federalismo e il presidenzialismo, che tradizionalmente caratterizzavano le istituzioni messicane, sono stati profondamente trasformati dal pluralismo partitico e dall’alternanza al potere, soprattutto dopo il 2012. La Costituzione messicana del 1917 – la prima al mondo a prevedere un catalogo organico di diritti sociali – è sottoposta oggi a continue revisioni, ma resta il cardine del sistema istituzionale di uno degli Stati più importanti dell’America Latina.