C’è un nuovo Made in Italy che avanza, armato di conoscenze, competenze e tecnologia: è il New Made in Italy su cui politica, imprenditori e investitori devono o dovrebbero puntare facendo leva sulla capacità culturale e scientifica di tante competenze medio-alte presenti in Italia, soprattutto tra i giovani.
Sarebbe auspicabile che nuove forze sociali abbraccino con veemenza le tendenze al cambiamento, la cui diffusione è agevolata dalla Rete, e se ne facciano proponenti anche per le altre istituzioni.
Se non si compie una rivoluzione nelle coscienze, il declino si potrebbe tradurre in caduta e crollo rovinoso.
La scelta, dunque, è fondamentale: vogliamo essere cittadini o sudditi? Vogliamo creare la nostra economia e la nostra civiltà o vogliamo ridurci a meri esecutori di decisioni esterne?